Le Difficoltà del Medico di Base ad affrontare problematiche psicologiche

 

Come già detto in un altro articolo, sino al 70% dei pazienti che richiedono un appuntamento dal medico presenta problemi psicosociali legati a tale richiesta (Gatchel and Oordt - APA, 2008). Numerosi studi hanno infatti dimostrato che un numero impressionante di pazienti che afferiscono ai servizi dei medici delle cure primarie presentano problemi psicologici.

Alla base della decisione del medico delle cure primarie di inviare il paziente dallo psicologo per una consultazione psicologica, possono essere diversi fattori. Tra i principali vediamo:

 

  • Incertezza circa la condizione del paziente (es.: "…il paziente è depresso?").
  • Possibile contributo di fattori psicologici alla condizione medica (ad es. cefalea tensiva, dolore al petto non dovuto a problemi cardiaci, problemi gastrointestinali, ecc.).
  • Difficoltà a gestire problematiche di tipo psicologico entro i periodi di tempo tipicamente ristretti nell'ambito delle cure primarie.
  • Difficoltà dovute a comportamenti legati a particolari condizioni mediche.
  • Riconoscimento, da parte del medico, che il problema psicologico del paziente richiede competenze da lui/lei non possedute.

 

Il medico delle cure primarie può trovare difficoltà ad affrontare efficacemente le problematiche di tipo psicologico per diverse ragioni. Tra le principali troviamo le seguenti:

 

  • Formazione tipicamente focalizzata sulle condizioni biomediche e sugli aspetti tecnici delle cure. Gli aspetti psicologici sono spesso considerati “secondari, irrilevanti o ascientifici”. Anche la formazione del medico Psichiatra è maggiormente focalizzata sulla valutazione e i trattamenti (per lo più psicofarmacologici) dei disturbi mentali severi, lasciando al medico delle cure primarie il compito di far fronte ai problemi psicologici ordinari tipicamente incontrati nell'ambito dei servizi delle cure primarie (deGuy, 1996).
  • Limitazioni temporali – tipicamente, in Italia, il medico di base si occupa di un gran numero di pazienti che afferiscono al suo studio quotidianamente; sebbene vi possano essere enormi differenze tra medico e medico, di solito, vista la grande affluenza quotidiana di pazienti, il medico si trova con il poter dedicare a ciascuno di essi un tempo limitato. Negli Stati Uniti è stato calcolato che, mediamente, una visita del medico delle cure primarie dura meno di 13 minuti (Balkrishnan et al., 2002). Questa scarsa disponibilità di tempo costituisce un limite alla possibilità di poter gestire adeguatamente problemi di ordine psicologico, che, per loro natura, richiedono un confronto colloquiale che comporta l’impiego di una quantità aggiuntiva di tempo.

 

Alcuni studi hanno dimostrato che i problemi mentali sono significativamente sotto-rilevati e sotto-trattati dai medici delle cure primarie (Haas, 2004); ciò è dovuto anche al fatto che, in un periodo di tempo che mediamente dura 15 minuti, il medico deve considerare innanzi tutto il problema principale del paziente, più altri due/tre problemi secondari correlati, svolgere l'attività di prevenzione e tenersi il tempo anche di prescrivere esami e visite specifiche laddove necessari.

 

Anche per queste ragioni il medico delle cure primarie tende a mettere in secondo piano o a trascurare le variabili psicologiche.